sabato 19 dicembre 2009

ed eccoci qui


ben arrivati a noi.
solito volo di 24 ore. pesante. io ho dormito 1 oretta. impossibile dormire con un pupo di 3,5 anni e il mal di testa per l'intera durata del primo volo di 11 ore. Delta airline e' antiquata, senza nemmeno il monitor per ogni sedile, divise interscambiabili con aeroflot, sedili in finta-pelle, pero' e' pulita, il personale e' gentile e il cibo decente.

Lo scalo ad Atlanta e' passato senza troppo sonno. Fotografati, schedati e impronte digitali archiviate: in un clima rilassato nemmeno lontanamente paragonabile alla dogana di NY, gente urlante che ti spinge in code affollate e nervose. Atlanta e' nel sud, neri lenti e fatalisti, flemmatici che chiacchierano tra loro e ti sorridono e ti ti dicono "il lavoro e' lavoro, mica puo' essere una bella cosa".

Ultimo volo di 5 ore per San Diego. Finalmente erni dorme per tutto il tempo, io ascolto musica, guardo un programma dove vendono case indipendenti con giardino a meno di 200.000 dollari... una casa con salone da 300 mq, cucina da 80, 4 camere, box per 2-3 auto... nessun vicino rompicazzo... ma dove? in che paese? non riesco a capire... e mi limito a sognare e a desiderare la quiete di una casa senza vicinato.

arrivo a san diego puntuale. mi stupisco sempre del fatto che i bagagli vengano consegnati in una sala in cui possono accedere anche i visitatori esterni... in italia in quanti secondi sparirebbero le valige?

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