domenica 27 dicembre 2009

nave


San Diego e' una citta' di mare. Ovviamente ha il porto. Attraccano le navi da crociera. Ieri passeggiando nel seaport village ne abbiamo viste due. Una delle due e' partita mentre noi eravamo li a guardarla. Sono impressionanti le dimensioni, per chi, come me, non e' che ne veda spesso di navi.
La prima domanda che mi pongo e': come fa a galleggiare? poi: come fa a muoversi? infine: cosa ti spinge a fare una crociera su un palazzo galleggiante come quello?
Erni dormiva nel passeggino, ma all-improvviso la nave ha suonato la sirena di partenza... di una potenza impensabile, da far male ai timpani. erni si e' svegliato con un'espressione terroririzzata e devo dire che anche gli adulti presenti si sono un tantino spaventati. E' ripartita in retromarcia per poi raddrizzarsi e dirigersi verso un nuovo porto.

venerdì 25 dicembre 2009

oceano





in tarda mattinata siamo stati in spiaggia, a Torrey Pine, un parco naturale sull'oceano vicino casa, con una lunga e ampia spiaggia. Cielo azzurro, sole caldo, vento quasi assente, temperatura mite. Famiglie a passeggio, sportivi senza sosta a correre sulla spiaggia, qualche surfer, tanti bambini. onelia si e' chiesta se vivere in un posto con sole quasi sempre e l'oceano a due passi da casa possa influenzarti il carattere...  pero' poi si e' stufata di tutta quella luce, cosi' siamo tornati a casa.

CHRISTMAS: foto di gruppo in un interno


cibo sonno domande


one e daniel ci tengono alle festivita' natalizie. si sono trovati coppia perfetta e hanno passato tutto il giorno in cucina a preparare vari cibi per un aperitivo pomeridiano con una coppia di amici e bima di 10 mesi e poi il cenone della vigilia: pizzette, insalata, una cosa tipica americana a base di frutta, panna, caramelle gommose dolci e non so che altro, vellutata di carote, lasagne, torta salata di porri, crema al mascarpone. Devo dire che sono stati bravi ed e' venuto tutto buono, pure la "cosa rosa", l'insalata con le caramelle... che, presa a piccolissime dosi, e' un buon dolce "etnico".
Poi i due si sono ubriacati di martini e barolo e onelia alle 19,30 e' crollata e si e' fatta un riposino prima del cenone. io erni e mio fratello dopo il riposo pomeridiano ci siamo visti un film canadese in tv... ernesto faceva domande ogni 3 secondi allo zio che non perdeva occasione di rispondere... film nel film.

la vigilia


di mattina ho portato erni al giardinetto qui dietro, in mezzo a mamme e nonne e rispettivi figli e nipoti di tutte le nazionalita'. Non c'era interazione razziale, tutti rigorosamente divisi per colore e forma. ovviamente non i bambini che nel loro autismo giocano e si relazionano con tutti.
erni si era portato le macchinine: tempo 2 minuti arrivano 3 fratellini che lo guardano, lui inizia a preoccuparsi... loro stanno fermi e guardano le macchinine. allora intervengo io e chiedo se vogliono giocare... ovvio si.... allora iniziano a prendere la mcchinine e giocare con erni... che pero' si sente derubato e le raccoglie tutte e mi guarda in lacrime dicendo "andiamo a casa, voglio dormire"... il fratello piu' grande (max 4 anni) capisce la situazione e riprende tutte le macchinine ai fratelli e le rida' a erni. a questo punto dico a erni di metterle via e di andare a giocare con gli altri. libero di una proprieta' privata, finalmente si e' rilassato e ha corso e interagito con gli altri coetanei... tanto che poi non voleva tornare a casa e a suo modo si e' messo a parlare in inglese: dei suoni strani incomprensibili.

mercoledì 23 dicembre 2009

bianchi


i bambini bianchi americani sono belli. lo dicevo anche in un post di 3 anni fa. riconfermo. forse sono i capelli biondi, gli occhi chiarissimi, la pelle perfetta non ancora rovinata dal tempo e dai brufoli. corrono, ridono, inconsapevoli della loro bellezza e grazia. li osservo mentre giocano con erni nei giardinetti attrezzati. mi inteneriscono, ma poi una nuvola scura e umida sopraggiunge qui, proprio sopra di me: cosa gli aspetta? sanno a cosa vanno incontro?

trenini


al Balboa park ci sono numerosi musei ed esposizioni dislocati in vari edifici in stile "manuelino", chiese e palazzi ispano-barocchi. nello scantinato di uno di questi c'e' l'esposizione dei modelli delle ferrovie californiane. una sorpresa. mi aspettavo il solito museo noioso con teche con dentro le riproduzioni e le foto d'epoca... invece per la gioia di erni troviamo dei plastici enormi con trenini elettrici che si rincorrono tra citta', montagne, canyon, ponti, gallerie. Mi colpiscono i particolari: una chiesa nel deserto con 4 suore nell'atrio e un latino intento a caricare un camion; un incidente con macchine della polizia, autoambulanze, curiosi che osservano, bambini che corrono... tutti personaggi della dimensione di un francobollo.

freddo


come affrontare il freddo? ti copri, no? e chi ha detto che e' l' unica soluzione possibile?
puoi sempre ignorarlo, il freddo, far finta che non ti penetri nelle ossa, che non ci sia un vento gelido che ti schiaffeggi le guance e la gola.
downtown san diego: io sono coperto con canotta di lana, maglietta, maglione, wind-stopper... e continuo a gelare, ci saranno 7, 8 gradi, nuvole e umidita'. attorno continuo a vedere gente in calzoncini, infradito, t-shirt... donne scollate e mezze nude, bambini buttati in strada cosi' com'erano in casa...
come fanno?
siamo in california, mica in germania, in scozia, in canada. qui fa sempre caldo, non sono abituati al freddo.
al vons, il supermercato qui dietro, c'e' uno scaffale lungo, pieno di medicine per influenza e raffreddore... tutta roba chimica.

lunedì 21 dicembre 2009

ernesto e l'idromassaggio


la jolla del sol e' il nome del complesso di appartamenti dove alloggiamo, dove mio fratello e il suo compagno vivono. e' un rettangolo simmetrico con due ingressi, due uscite, due piscine, due idromassaggi circolari. mio fratello ed io abbiamo portato ernesto nell-idromassaggio: un cerchio di 4 metri di diametro con acqua a circa 40 gradi e getti potenti di bolle. erni come sempre e' timoroso delle novita' e dell'acqua in particolare. i primi 20 minuti li ha passati su una sedia, avvolto da asciugamani a guardare noi due immersi nel tepore delle bolle d'aria miste ad acqua. abbiamo cercato in tutti i modi di convinecrlo, senza successo... poi, all'improvviso, ha dato timidi segnali di voler muovere qualche muscolo e arto... cosi' siamo riusciti a fargli bagnare un piede, poi l'altro, infine a farlo sedere sul gradino piu' alto parzialmente immerso nell'acqua. rideva e, come suo solito, parlava a raffica come per rassicurarsi. con piccoli giochettie  grandi sorrisi alla fine ha ceduto e si e' quasi immerso completamente in acqua. in questi momenti lo vedo proprio piccolo, indifeso, bisognoso di aiuto e di sostegno: un cucciolo.
durante la cena gli si chiudevano gli occhi.. rilassato dall'idromassaggio, spossato dalla grande prova che e' riuscito a superare.

e' doveroso...


lo so, non si puo' generalizzare. specialmente negli USA, dove c'e' di tutto e pure il contrario di tutto. tuttavia... alloggiamo da mio fratello in un residence popolato per lo piu' da bianchi e da orientali, persone che vivono e lavorano nella locale universita' di san diego. niente di stratosferico e di lussuoso, ci sono delle zone comuni, come piscina, idromassaggio all'aperto, campo da tennis, un auto da prendere a nolo, garage comuni. le zone verdi sono curate, non si trovano cartacce o merde di cane in giro, le regole generali sono rispettate... nessuno fa feste in piscina, nessuno fa pascolare il cane dove non e' possibile, nessuno parcheggia le auto dei parenti nei posti degli altri, nessuno fa troppo casino, anzi dopo le 9 di sera c'e' silenzio generalizzato, un tantino inquietante. lo stesso succede fuori dal residence. e' un quartiere tranquillo e pulito, ma non e' perche' assediato dalla polizia, ma per cultura ed educazione generale. la cosa pubblica e' rispettata, strano a dirsi in un paese dove l-individualita' e la proprieta' privata la fanno da padroni. ok, forse tale rispetto andrebbe esteso anche ad altri ambiti e a dimensioni meno superficiali... ma come cambierebbe la vita di un italiano medio se iniziassero a diffondersi anche solo dei cambiamenti superficiali e di facciata...

sabato 19 dicembre 2009

giorni 1 e 2


il fuso orario e' pesante. si lo so, lo sto dicendo troppo... ma e' cosi'. forse perche sto invecchiando? o forse perche' c'e' il pupo? In realta' in questi 2 giorni ho evitato di dormire di giorno, grazie anche ai bicchieroni di caffe' americano che mi piace tanto. ma arriva la sera e dalle 19,00 mi trasformo in uno zombie... alle 21,00 mi si chiudono gli occhi, sopraggiunge la nausea, e il vuoto...

qui in cielo e' azzurro. c'e' un sole intenso che scotta, si va in giro in shorts e maniche corte. occorre la crema solare. clima perfetto, non si suda. i colori sono accesi, ma non troppo contrastati, le palme si staccano dal cielo nitido in un gamma di marroni e gialli variegata.

ai giradinetti qui dietro ci sono un sacco di bimbi orientali.
la Jolla (si legge la oia) e- un quartiere ricco e colto, ci vivono i ricconi, ma anche coloro che lavorano all-universita' di san diego. La concentrazione di orientali e' dovuta appunto a studenti e lavoratori delle facolta' scientifico-matematiche.
ai giardinetti si incontrano pero' i nonni di questi bambini di 1-2 anni. cinesi di 50-60 anni che all'improvviso al suoni di una cassetta iniziano a fare un ballo di gruppo armonioso e delicato.

l'oceano e' carico di onde. decine e decine di surfisti aspettano l'onda. sono gli studenti di una scuola di surf, oppure appassionati che in tuta nera stanno a galla. quest'anno un surfista e' stato mangiato da uno squalo, ha perso una gamba, l'anno prima stessa dinamica ma lo squalo bianco era piu' grande e il surfista e' morto. ma con che coraggio fanno surf?????

pomeriggio al wall-mart con zio daniel. il pupo a casa a dormire con mio fratello.
ho comprato una maglietta marrone da 5 dollari, un binocolo 10x50 da 26 dollari e varie altre cose a poco prezzo. e' enorme e con prezzi medio-bassi. il target e' diverso da quello delle shopping-mall di la jolla, al wall mart vanno i piu' poveri, o cmq coloro che sono abituati a contare i soldi. cambiano le posture, le espressioni del viso e il modo di vestire, cambiano anche le dimensioni, ci sono piu' obesi e piu' super obesi.

ho sonno. dormiro?

ed eccoci qui


ben arrivati a noi.
solito volo di 24 ore. pesante. io ho dormito 1 oretta. impossibile dormire con un pupo di 3,5 anni e il mal di testa per l'intera durata del primo volo di 11 ore. Delta airline e' antiquata, senza nemmeno il monitor per ogni sedile, divise interscambiabili con aeroflot, sedili in finta-pelle, pero' e' pulita, il personale e' gentile e il cibo decente.

Lo scalo ad Atlanta e' passato senza troppo sonno. Fotografati, schedati e impronte digitali archiviate: in un clima rilassato nemmeno lontanamente paragonabile alla dogana di NY, gente urlante che ti spinge in code affollate e nervose. Atlanta e' nel sud, neri lenti e fatalisti, flemmatici che chiacchierano tra loro e ti sorridono e ti ti dicono "il lavoro e' lavoro, mica puo' essere una bella cosa".

Ultimo volo di 5 ore per San Diego. Finalmente erni dorme per tutto il tempo, io ascolto musica, guardo un programma dove vendono case indipendenti con giardino a meno di 200.000 dollari... una casa con salone da 300 mq, cucina da 80, 4 camere, box per 2-3 auto... nessun vicino rompicazzo... ma dove? in che paese? non riesco a capire... e mi limito a sognare e a desiderare la quiete di una casa senza vicinato.

arrivo a san diego puntuale. mi stupisco sempre del fatto che i bagagli vengano consegnati in una sala in cui possono accedere anche i visitatori esterni... in italia in quanti secondi sparirebbero le valige?

mercoledì 16 dicembre 2009

A VOLTE RITORNANO...

^ su i nuovi post del viaggio in inverno

Riprende il blog perche' si ritorna in California, San Diego. Sono passati piu' di due anni. Nuova vacanza, questa volta senza nonni e con bimbo decisamente piu' grande e attivo. Ci attende il solito volo di 20 ore, compresa pausa di 4 ad Atlanta. Chi vivra' vedra'.

V giu' i vecchi post del 2007, in estate