lunedì 23 luglio 2007

fine


Chiudo qui questo blog scarno e un po' spento. Domani ce ne torniamo in Italia ai 35 gradi umidi, mentre qui difficilmente la temperatura va oltre i 24 secchi. Sto per finire di leggere "Gomorra" di Roberto Saviano. Non contribuisce affatto a farmi venir voglia di tornare... e di notte mi sveglio dopo strani incubi. Leggetelo, molto meglio di Stephen King.
Buon rientro.

giovedì 19 luglio 2007

bicicletta


Ho fatto un giro in bici, circa 30 miglia (45 Km). Le strade Californiane sono enormi, anche quelle segnate minori sulla carta. C'e' la ciclabile, ma agli incroci va in mezzo, per far sempre passare le macchine a destra, visto che qui al rosso le macchine possono sempre comunque svoltare a destra. Sono andato dalla Jolla, dove abitiamo a Del Mar, ridente paesino sull'oceano. Per arrivarci occorre passare una discesona enorme (bellissimo farla in bici) che poi al ritorno si trasformera' in salita impossibile da fare (per me). Ho messo il caschetto da ciclista e mi sono portato un Naked Juice, una centrifuga di frutta ricca di zucchero... un barattolino spara in vena circa 250 Kcal... e' dopping.

martedì 17 luglio 2007

sequoia

Siamo strati nel week-end al Parco Nazionale di Sequoia. Ci sono gli alberi piu' vecchi e piu' grandi della terra. Il piu' vecchio ha piu' di 3.000 anni, il piu' grande ha un tronco di 11 metri di diametro. Sono impressionanti e la foresta e' proprio bella. Abbiamo provato a fare una piccola passeggiata su sentiero ma ci siamo persi troppe volte e cosi' alla fine abbiamo rinunciato.

venerdì 13 luglio 2007

senza parole...


... non perche' sia rimasto stordito o stupito,ma perche' ora non mi viene nulla da dire su Las Vegas.

lunedì 9 luglio 2007

Las Vegas


Domani onelia ed io partiamo per Las Vegas e per il Joshua Tree Desert, senza ernestino che rimarra' con i nonni e gli zii. Non lo portiamo perche' ci sono 44 gradi e per lui sarebbe una mazzata incredibile e per noi faticosissimo. Ernestino si sta comportando benone, viziato dai nonni, scecherato dallo zio, ogni tanto da' segnali di stanchezza e stress... ma sopravvivera', speriamo. Domani partiamo ma occorre superare il senso di colpa. Abbiamo prenotato L'Excalibur Hotel... 58 dollari per una doppia con letto king size, vista sulla via principale... c'era di meglio ma costava il triplo.

save our kids



Domenica pomeriggio, ore 17,00. Downtown San Diego: entriamo nello stadio di baseball. C'e' la partita di campionato. Ma questa e' speciale, perche' e' il giorno in cui i tifosi gay si fanno sentire e fanno esibire il proprio coro prima della partita. Succede che fuori dallo satadio ci siano babbioni vecchi e giovani con la maglietta rossa stampata, cartelli, megafoni che continuano a dire "save our kids", e poi ragazzi e ragazzi colorati, giovani e simpatici (si, lo so, sono di parte, ma sono veramente cosi' come dico) con cartelli del tipo "life is love", "the power of love"... Gli uni e gli altri manifestano pacificamente, nessuno si scambia insulti e si gironzola senza forze dell'ordine e cose del genere. Sui gradoni all'ultimo piano siamo ovviamente in mezzo ai tifosi gay dei "Padres", la squadra di San Diego. Uno di questi ha una maglietta bellissima con scritto: "la via del paradiso e' lastricata di tanti repubblicani"...
Le partite di baseball sono noiose, cosi' e' tutto affidato alla regia dello show, che ravviva gli spettatori con intermezzi, scenette, pezzi di filmati. Il pubblico e' in continuo movimento: mangia e beve.

sabato 7 luglio 2007

salsa

Venerdi' sera. Facciamo compagnia a Daniel e andiamo nel bar dell'albergo Marriot, dove danno lezione gratuita di Salsa. Daniel e Onelia ballano, io me ne sto appollaiato su uno sgabello con una birra in mano. Completamente fuoriluogo e a disagio. Sono tutti tirati a lucido, tra i 30 e i 40 anni. Prevalenza donne. L'insegnante e' una donna bellissima e molto brava, mora, riccia, filiforme, ma con le curve giuste. Balla e impartisce ordini. Onelia balla con Daniel ma poi sotto comando occorre cambiare partner e cosi' deve ballare con un polacco che sa l'italiano, con un nero strafatto alto il doppio di lei che non la degna di uno sgurdo, con un vecchio bavoso che sa solo ballare il rock&roll, e con un altro paio di individui. Si divertono, io me ne sto immobile con la vescica che vuole esplodere e guardo la massa di gente che si divincola e non riesco a non sentirmi fuoriposto. Vado nel lussuoso bagno dell'albergo. Una birra costa 11 dollari.

venerdì 6 luglio 2007

inizio di una storia


Ho iniziato a leggere un nuovo romanzo. Questo mi fa stare bene. Ho cosi' un punto di riferimento. Ottimo. Il romanzo e' di una scrittrice giapponese (Natsuo Kirino, morbide guance), veramente brava. La storia racconta di una bimba di 5 anni che all'improvviso sparisce nel nulla durante un'escursione in montagna con la famiglia. Che ansia. Se Ernestino sparisse da un giorno all'altro... no, no, no... non ci voglio pensare.
Ora e' li, sopra una palla di gomma gigante, con lo zio che lo fa giocare e il moroso dello zio che sta preparando la cena. Tra poco andremo in una specie di balera dove danno lezioni di salsa: Onelia e Daniel seguranno il corso, io e mio fratello ci annoieremo e non saremo nemmeno capaci di ubriacarci.

giovedì 5 luglio 2007

complesso abitativo + clima


Al mattino e' umido, fa freschino e ci sono pure le nuvole grigie. poi verso le 11,00 si apre e arriva il clima che ci si aspetta dalla california: cielo azzurro, sole forte, caldo secco. Poche ore alla fiera e gia' sono rosso e irritato dal sole.
Nel complesso abitativo ci sono due piscine, due campi da tennis, idromassaggio, palestra, tutto ovviamente gratuito e accessibile dall 8,00 alle 22,00. Ernestino ha gia fatto due volte l'idromassaggio, ma se ne sta immobile con una faccia sospettosa... non gli piace l'acqua, evidentemente.
Ernia e' un ruffiano, chiama sempre la nonna e le fa un sacco di smorfie solo perche' lei e' al suo servizio. Cio' crea un po' di tensione: che figlio ingrato! ruffiano, piccolo moccioso... Mia madre parla sempre, e sommerge di parole, attenzioni il nipote che ovviamente risponde con grandi ruffiani sorrisi. Lei non sa darsi un limite, ma a dire il vero si sforza e si auto-limita un po'.

the hero 2

Onelia, Danie e io andiamo nel pomeriggio alla fiera di San Diego del 4 luglio: fiera di bestiame, di giochi, di tutto e di piu', ma soprattutto di cibo: cosce enormi di carne in salsa barbeque, fritellone giganti con panna e fragole, onions ring, pop corns, hot-dog. Assistiamo allo show dei Monster, le macchine con le ruote enormi. Nella fiera c'e' pure in esposizione un mezzo anfibio dei marines con due militari veri in mostra (che allegria). Entriamo in una delle case prefabbricate in vendita; per 200.000 dollari si prende una villa di 300 metri quadri... peccato che poi occorra pagare 500 dollari al mese di affitto terreno per stare nella periferia desertica di San Diego...
I bambini sono spettacolari: alti, magri, biondi, tanti, sorridenti, colorati. Gli adulti un po' meno, ma lo standard californiano sembra alto. Donne tettone solitamente toniche, di qualsiasi razza. Le coppie miste sono tante. Per me provinciale fa sempre effetto vedere orientali, mixati a biondi occidentli, latinos e neri.

primo giorno: the hero


Primo giorno a San Diego. Abbiamo dormito poche ore, per via del pupo che ci ha sveglito piu' volte piangendo prima e poi ridendo alle 4 di notte: strisciando se ne andava in giro per la nuova camera.
Siamo nel villaggio dell'Universita': casette tutte uguali, di carta, macchine in prevalenza orientali, poca gente in giro. E' il giorno del ringraziamento, qui si usa fare il barbeque e chi si incontra o fa attivita' fisica o ha in mano carbonella e pezzi enormi di carne per il banchetto.
Rispetto ad altre zone d'america qui i grandi obesi non si vedono, c'e' un alta concentrazione di orientali, di bionde/i e gente mediamente tonica.
Camminare con i miei genitori, onelia, mio figlio, mio fratello e il suo moroso mi fa uno strano effetto, sara' la stanchezza ma vorrei essere altrove... non so dove.

il viaggio

Siamo partiti all'alba da Monza e siamo arrivati di sera a San Diego, dopo praticamente 24 ore di viaggio e di attesa all'eroporto di NY. Ernesto e' stato bravissimo, ha dormito, mangiato e fatto la cacca nei momenti giusti. Grandi sorrisoni alle hostess, tuttosommato ha disturbato poco.
Negli aeroporti ci sono tanti bambini. Piccoli, piccolissimi, di ogni taglia. Chi se ne sta nella cuccia tutto coperto e chi e' mandato nudo in giro a pulire i pavimenti.